Sarà che sono molto affezionata al mondo MX-5, non a caso in garage ho due miate, classe 1991 e 1992, un po’ come Mia e Tia di Disney Cars.
Sarà che quando metto le mani sul mondo MX-5, riesco a farlo con una tranquillità tale che tutta la durata del trattamento non mi pesa, al punto da dire “cavolo ne farei un’altra”.
Sarà forse che io e le MX-5, siamo ormai diventate amiche per la pelle.
Questa MX-5 NA però, mi ha affascinato ancora di più, perché oltre ad essere dolcissima di natura, ha subito un restauro conservativo importante svolto dal proprietario, per farla tornare la spider più dolce di sempre. Gli interventi hanno interessato gli interni, il motore e soprattutto la carrozzeria, quest’ultima con una riverniciatura totale mantenendo fede al suo colore rosso originale.
Quello che necessitava questa MX-5 era il mio tocco finale.
Partendo con lo smontaggio degli interni per una pulizia totale e profonda (di cui purtroppo non ho documentazione fotografica), mi sono spostata verso la parte che io preferisco in assoluto: la lucidatura esterna.
Come detto, la piccola miata vantava da circa un anno di una riverniciatura completa. Quello su cui son dovuta intervenire, era la rimozione dei normali segni che vengono lasciati dalla lucidatura post-verniciatura, con l’obiettivo di far esplodere il rosso pastello. Per un’opera davvero con i fiocchi, ho smontato i fari anteriori e posteriori, i sidebar e le viti Frankenstein, così da poter arrivare davvero ovunque.
La lavorazione esterna è stata semplice e dall’immensa soddisfazione. Per completare l’opera la carrozzeria è stata protetta con l’ormai amato trattamento sigillante nanotecnologico.
Sarà qualsiasi cosa.. ma per me questa MX-5 rimarrà la mia “ciliegiona glassata”
